Perchè associarsi

Le risposte a questa domanda sono almeno due. Se osserviamo la realtà da punto di vista geopolitico, il nostro Paese non si presenta sulla scena internazionale nelle condizioni migliori. Basterebbe riflettere sulle “campagne acquisti” estere scatenate negli ultimi anni in tutte le aree di business italiane di pregio. Il settore audiovisivo non è immune. Abbiamo assistito alla discesa in Italia di grandi multinazionali che hanno acquisito pezzi importanti dell’audiovisivo nazionale. E altre grandi corporation sono in lista d’attesa.

Quindi ecco la prima risposta: associarsi a PRAUD per creare un argine, per non farci dettare l’agenda (e i listini) dalle corporation, per tenere in Italia il valore.

La seconda riposta è più semplice. Un’associazione forte consente di giocare meglio la partita sui tavoli nazionali per: tutelare il nostro lavoro; dialogare con le vecchie e soprattutto con le nuove committenze in modo più autorevole; impostare il lavoro di lobby sui tavoli della politica; discutere contratti e modelli di sviluppo concertati e condivisi.